Tina Anselmi

Tina Anselmi

Dati anagrafici

Cognome: Anselmi

Nome: Tina

Nata: 25 marzo 1927 a Castelfranco Veneto

Cittadinanza: Italiana

Residenza: | luoghi del quotidiano e quelli della politica

Stato civile: Nubile

Professione: Insegnante, Sindacalista, Politica, Ministra.

Connotati e contrassegni salienti: il coraggio della partigiana, la coerenza con i valori della fede, un femminismo pratico.

Statura: Media 1,70

Capelli: Chiari

Occhi: Castani, limpidi, di chi sa quello che fa.

Pittogrammi

La sua storia

La Ministra partigiana

Giovanissima interprete della resistenza cattolica, nasce in Veneto. Aderisce all’unico partito a denominazione femminile, la Democrazia Cristiana, che aveva appena preso forma, a 17 anni. staffetta partigiana della Brigata Cesare Battisti, con il nome di Gabriella, dopo la guerra si laurea in Lettere; a soli 32 anni è nel Consiglio nazionale del Partito; nel 1963, fu eletta nel comitato dell’Unione Europea Femminile, di cui fu vicepresidente nello stesso anno.

Diventa la prima donna Ministra del Lavoro, a 54 anni. in un incarico non tradizionale per un’ esponente di quel sesso che si riteneva debole, e destinato al lavoro casalingo; lasciò un’impronta inconfondibile nel suo Ministero. Presentò un disegno di legge, poi diventato legge del 9 dicembre 1977, in pieno femminismo, dal titolo Parità di trattamento di uomini e donne in materia di lavoro. L’articolo 1 dettava un principio fondamentale; era vietata qualunque discriminazione fondata sul sesso per quanto riguardava l’accesso al lavoro, qualunque fosse il ramo di attività e a tutti i livelli della gerarchia professionale.

Finito il mandato come Ministra del lavoro, nel 1978 diventa Ministra della Sanità. Fu tra i principali autori della riforma che introdusse il Servizio Sanitario nazionale. Nel 1981, durante la VII Legislatura, fu nominata Presidente della Commissione d’inchiesta sulla Loggia massonica P2; poiché darsi da fare e impegnarsi anche moralmente erano per lei una vocazione quotidiana, dimostrò grande impegno; da anima democratica, fu infatti una nemica della massoneria sovversiva e anti democratica.

L’Imponente lavoro era riassunto nei 12 volumi degli Atti della Commissione. Più volte politici e società civile hanno sostenuto la sua carica a Presidente della Repubblica. l valori della resistenza hanno continuato a essere in lei una guida morale.

Nel 2004, ha promosso la pubblicazione di un libro intitolato “Tra città di Dio e città dell’uomo. Donne cattoliche nella resistenza veneta”, di cui ha scritto introduzione e un saggio.

Potere e Testimonianze di Legalità

Potere: Rettitudine morale, fede democratica.

Legalità: Agire in coerenza con i valori di una sana politica.

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A cura di...

Elena Luviso, Fiorenza Taricone