Angela e Luciana Giussani

Si firmano solo con le iniziali dei loro nomi propri: A. per Angela e L. per Luciana. Nell’Italia ancora un po’ bacchettona dell’inizio degli anni ’60 la gente non avrebbe mai accettato che due donne potessero inventare storie così cattive.

Invece Angela e Luciana Giussani, figlie della media borghesia milanese sono le “madri” di Diabolik, il primo fumetto nero italiano per adulti, creatrici di un ladro e di un assassino senza scrupoli. Il personaggio spregiudicato che inventano era in fondo moderno e trasgressivo come i loro gusti e le loro scelte.

Angela ha sperimentato il mestiere di modella, è incapace di fare qualsiasi faccenda domestica, ma va a cavallo, sa sciare e ha persino un brevetto da pilota di aereo. Sposa Gino Sansoni (1946) e lavora nella casa editrice del marito, ma qualche anno più tardi, un po’ perché stufa del suo modo di vivere, sempre al limite della legalità, un po’ perché l’amore per l’indipendenza si fa sentire e non può contentarsi di mansioni più adatte a una dipendente, si separa da lui; gli passerà perfino gli alimenti, ma in compenso riesce a rilevare la casa editrice Astorina, per il primo fumetto: Big Ben Bolt; dura solo due anni, ma il secondo tentativo va a buon fine.

Nasce Diabolik, il 1o novembre del 1962 dal titolo:l Re del terrore. Chiama a collaborare con lei la sorella Luciana di sei anni più piccola, solo apparentemente più riservata e schiva, ma anche lei audace, dotata fisicamente: vincerà il premio di Miss Sport.

Per avere un’idea del mercato editoriale, Angela e Luciana si soffermavano alla Stazione Centrale di Milano cercando di capire le letture d’evasione dei pendolari, futuri accaniti lettori e lettrici del fumetto. Le due sorelle vivranno in simbiosi, lavorano senza sosta, con la loro Olivetti Lettera 32, e tutta la loro esistenza sarà dedicata a Diabolik che nel 1966 raggiungerà le 300.000 copie.

Angela è la prima ad andarsene. Luciana, nel 1992, lascia la conduzione di Diabolik che non dimostra i suoi quasi sessant’anni di età. Il fumetto noir da loro inventato, oltre ad essere rimasto nell’immaginario collettivo di più generazioni, ha segnato anche il debutto e la professionalizzazione di una professione, la fumettista, che ancora oggi vede una prevalenza maschile.

Potere: fiducia in se stesse, sguardo all’avvenire.

Testimonianze di legalità: l’autonomia femminile attraverso le proprie capacità imprenditoriali.

Rosa Parisi, Fiorenza Taricone, Livia Turco