Teresa Noce

Teresa Noce

Dati anagrafici

Cognome: Noce

Nome: Teresa

Nata: Torino, 29 luglio 1900 – Bologna, 22 gennaio 1980

Cittadinanza: Italiana

Residenza: Torino – Mosca – Parigi – Roma – Milano

Stato civile: Convivente e poi coniugata con Luigi Longo nel 1926

Professione: Sindacalista, Partigiana, Parlamentare

Connotati e contrassegni salienti: il rigore morale di Estella antifascista.

Statura: quella morale, gigantesca

Capelli: neri

Occhi: scuri

Pittogrammi

La sua storia

Il coraggio, sempre e comunque

Teresa Noce ha avuto fin dall’inizio una vita segnata dalla povertà, a causa anche dell’abbandono da parte del padre. Fu costretta a lasciare gli studi per aiutare la madre, lavorando come venditrice di pane, stiratrice, sarta.

Appena undicenne, partecipò al suo primo sciopero insieme alle altre operaie per reclamare miglioramenti salariali e di orari.

Dopo la morte della madre nel 1914 e del fratello, in guerra, nel 1918, rimase da sola a badare a se stessa, ma la politica cominciò ad assorbire la sua vita. Nel 1919 s’iscrisse al Partito Socialista Italiano e in seguito alla scissione di Livorno, aderì al Partito Comunista d’Italia.

Nel partito incontrò nel 1921 Luigi Longo, giovane studente d’ingegneria. Rimasta incinta del primo figlio, Teresa Noce non si sposò, perché non accettata dalla famiglia Longo. La madre disse: “era brutta, povera e comunista”. Nel 1925 ebbe un altro figlio che morì in tenera età.

I due si sposarono nel 1926 e nello stesso anno espatriarono illegalmente, stabilendosi prima a Mosca e poi a Parigi dove, nel 1929, nacque il terzo figlio. Da qui Teresa Noce compì numerosi viaggi clandestini in Italia per svolgervi propaganda e attività antifascista con il nome di battaglia Estella (1931).

Laureata in Lettere, insegnante, lotta contro il fascismo, prima nelle formazioni di Badoglio, poi nelle formazioni garibaldine. Consigliera comunale, fa parte dell’Unione Donne italiane ed è responsabile della segreteria di federazione del PCI savonese.

Fonda in Francia la rivista «Noi Donne» con Xenia Sereni e dirige “La Voce delle donne”, un mensile che diventa l’organo del Comitato italiano femminile di lotta contro il fascismo. Dal 1936 al 1938 partecipa, insieme a Longo, alla guerra contro Franco, ma dopo la vittoria di quest’ultimo, fa ritorno in Francia. Catturata, viene internata nel campo di concentramento femminile di Ravensbrück e poi di Holleischen dal quale fu liberata dai partigiani polacchi Soltanto alla fine della guerra.

Il 2 giugno 1946 è tra le 21 donne elette all’Assemblea Costituente e componente del Comitato dei Settantacinque. Sempre attenta alle concrete condizioni della quotidianità femminile, nel 1950 è proponente della legge n. 860 per la ”Tutela fisica ed economica delle lavoratrici madri”.

Luigi Longo nel 1953 ottiene l’annullamento del matrimonio a San Marino, con un documento dalla firma contraffatta di Teresa Noce. Appresa la notizia dal «Corriere della Sera», decide di rivolgersi alla Commissione Centrale di Controllo del PCI per denunciare il comportamento di Longo, ma fu considerato inopportuno da una parte del gruppo dirigente del Partito; questa Vicenda determina la sua esclusione dalla Direzione.

Pur delusa e amareggiata, la Noce continua a incitare le donne a dire no all’autorità maschile, sia essa “il marito, il compagno di lavoro, il dirigente sindacale o il membro della commissione interna così come si dice no ai soprusi del padrone”. Nel 1954 si allontana dalla vita politica attiva; nel 1974 pubblica la sua autobiografia, Rivoluzionaria professionale.

Potere e Testimonianze di Legalità

Potere: spirito di sacrificio, coraggio e una politica non priva del sentimenti.

Testimonianze di legalità: strenua difesa delle libertà fondamentali di ogni individuo/a.

Video

A cura di...

Graziella Falconi, Livia Turco