Silvia Candiani
Dati anagrafici
Cognome: Candiani
Nome: Silvia
Nata: Milano, 1970
Cittadinanza: Italiana
Residenza: Milano
Stato civile: Coniugata
Professione: Manager informatico
Connotati e contrassegni salienti: Sincera, disinvolta, con una semplicità disarmante come la signora della porta accanto
Statura: media
Capelli: castani
Occhi: castani tranquilli, ma decisi
La sua storia
Tanti lavori per vincere tante sfide
Si definisce: “mamma, moglie, manager in ordine sparso”. Bocconiana doc, con una laurea in Economia Aziendale, ha proseguito la sua formazione con un Master alla scuola internazionale Insead di Fontainbleau e, prima ancora della laurea, un lungo stage negli States l’ha fatta sentire più sicura per l’entrata nel mondo del lavoro.
Preparatissima, da subito occupa posti d’importanza. Prima gestisce, tra il 1993 e il 1998, la McKinsey & Company con progetti di strategia e organizzazione per aziende sia italiane che internazionali, riguardanti i settori media e finanza; appena ventottenne (1998), diventa direttore della Banca Italiana di San Paolo del Brasile dove rimane per un anno, per poi approdare alla Vodafon per la quale lavora, con varie mansioni dirigenziali per undici anni, dal 1999 al 2010.
Le piace cambiare spesso lavoro. Afferma di decidersi a farlo ogni volta che comincia a percepire di non imparare più nulla di nuovo; allora prende un’altra sfida e affronta altre esperienze perché si dice fermamente convinta che il progresso di una persona sta nella qualità e nel continuo interesse che ha del proprio lavoro, senza puntare esclusivamente e meramente alla carriera.
Nel 2014 è nominata dalla Microsoft Italia General Manager per la divisione Consumer & Online dell’Italia e dell’Est Europa. Si occupa dunque ancora una volta di strategie aziendali e s’ingegna a far diventare sempre più semplice e divertente la vita digitale di migliaia di persone in Europa.
Viaggia molto, almeno tre giorni a settimana, ma questo non le toglie il gusto di stare, quando può, vicina ai suoi due figli che va a prendere a scuola due volte a settimana e con i quali, appena è possibile, si diverte nei suoi sport preferiti: la barca, lo sci e il pattinaggio. Complice di tutto ciò afferma essere esistenza “di un partner collaborativo che porta un buon bilanciamento nella presenza genitoriale a casa”.
Per quanto riguarda le difficoltà della leadership delle donne, in un’intervista ha detto: “L’approccio delle donne alla carriera è sempre un po’ più timido rispetto a quello maschile. C’è una certa sfiducia in noi stesse che poi col tempo induce a non portarci a vedere la posizione migliore nell’azienda. Abbiamo paura di non poterla poi svolgere al meglio. Questo finisce per farci negoziare in modo poco ottimale anche la parte retributiva, così da creare delle diversità sostanziali con i nostri colleghi”.
Potere e Testimonianze di Legalità
Potere: non aver paura di poter fare il meglio nella professione.
Testimonianze di legalità: contribuire con le proprie qualità allo sviluppo del Paese.
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A cura di...
Giuseppina Sammartino, Claudia Cammeo, Luisa Algranati Cusenza