Nilde Iotti

L’eleqanza e l’autorevolezza della polltlca.

Nata a Reggio Emilia da una famiglia laica nel 1938, grazie ad una borsa di studio,Nilde Iotti si iscrive all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Dopo la laurea ritorna a Reggio Emilia e comincia a insegnare Lettere.

Nel 1945, in piena occupazione tedesca, festeggia il suo primo 8 marzo organizzando una manifestazione di donne davanti alla questura di Reggio Emilia. Nel luglio, in occasione delle prime elezioni libere, viene eletta consigliera comunale come indipendente nelle liste del PCI. Nell’autunno viene eletta segretaria provinciale dell’UDI. Nel 1946 si iscrive al PCI e viene eletta parlamentare.

Fu una delle 21 Costituenti, e fra le componenti della “Commissione dei settantacinque”, relatrice sul tema della famiglia sulla parità tra i sessi, del sostegno alla donna lavoratrice e madre, dell’equiparazione giuridica dei figli nati nel matrimonio e quelli nati fuori del matrimonio.

E’ eletta segretaria nazionale dell’UDI e incontra Togliatti. Lei, giovane di 26 anni, lui capo indiscusso del PCI, sposato con un figlio. Fu un amore intenso, come confermano le lettere d’amore, ma che cozzava con la morale di quei tempi.

La carriera politica di Nilde subì per questo una battuta d’arresto. Quando ci fu l’attentato a Togliatti, fu la prima a correre a soccorrerlo ma fu allontanata dai dirigenti. Poté andare al suo capezzale solo perché esplicitamente chiamata da Togliatti. Fu riconosciuta come la sua legittima compagna nel 1964, quando Togliatti morì. Nel 1979 viene eletta, prima donna, Presidente della Camera.

Nel suo discorso d’insediamento dedicò le sue prime parole alle donne italiane. A meno di un anno dalla fine del suo mandato riceve da Cossiga la nomina di senatrice a vita, ma la rifiuta, preferendo restare a Montecitorio.

Fu l’unica donna ad avere conferito l’incarico esplorativo per formare un Governo. Nilde Iotti continua a lavorare fino al 18 novembre del 1999, quando lascia l’Aula dopo 53 anni “Lascio con rammarico dopo 50 anni di lavoro il mio incarico di parlamentare.(…) Vi ringrazio per la cortesia”.

Potere: ll potere non coincide con l’arroqanza, ma con la qrandezza della semplicità.

Legalità: Il rispetto delle opinioni di tutti, unita alla fermezza delle convinzioni senza trasformismi.

Livia Turco, Elena Luviso