Monica Vitti
Dati anagrafici
Cognome: Ceciarelli
Nome: Maria Luisa
Nata: 3 novembre 1931 a Roma
Cittadinanza: Italiana
Residenza: Italia
Stato civile: Coniugata con Roberto Russo
Professione: Attrice
Connotati e contrassegni salienti: intrigante, determinata, affascinante
Statura: Alta
Capelli Biondi
Occhi: Ironici
La sua storia
Chissà perché non volevano farla ridere. In fondo una che si chiama Maria Luisa Ceciarelli, avrebbe dovuto prendere subito la vita con l’ironia un po’ cinica dei suoi concittadini. Soprattutto in quel tripudio da farsetta di fez e camicie nere. Invece no. Lei, la futura Monica Vitti, era tormentata.
E a 14 anni, mentre l’Europa non sapeva ancora se sarebbe sopravvissuta, si e chiusa in un mondo tutto suo: ha deciso di vivere, ma in un mondo parallelo, in teatro. E ha debuttato facendo la sessantenne ne La nemica di Dario Niccodemi. Quindi gli studi seri: il diploma all’Accademia nazionale d’arte drammatica nel 1953. E di nuovo il teatro drammatico.
Per fortuna è arrivato pure qualche ruolo secondario nel cinema comico. Poi tutto si mischia, pellicola e amore: Michelangelo Antonioni e una trilogia che oggi non si potrebbe più fare per temi e ritmi, dal 1960 al 1962, L’avventura, La notte e L’eclisse. Più tardi Deserto Rosso (1964) e, molti anni dopo, Il mistero di Oberwald (1981). Per noi è la voce roca, il ritmo giusto delle battute, una bellezza che non appartiene a nessun altra. ll direttore della fotografia Carlo Di Palma, altro grande amore, la dirige in Teresa Ia ladra (1973), Qui comincia l’avventura (1975) e Mimi Bluette fiore del mio giardino (1976).
Il terzo, grande amore, l’ha anche sposato: è il fotografo Roberto Russo. Vent’anni insieme e poi, nel settembre del 2000, ii matrimonio. Ma lei era già lontana, in una malattia che, come spesso fanno le malattie, ha ferocemente realizzato quel suo sogno dell’adolescenza: non essere più se stessa. Luciano Salce, Tinto Brass, Pasquale Festa Campanile, Mario Monicelli, Ettore Scola, Dino Risi, Luigi Magni, Nanni Loy, Luigi Comencini, Steno, Luigi Zampa, Sergio Corbucci. Solo per dire dei registi italiani.
E lei sempre più vicina a quell’immagine solare che ce ne siamo fatti, prima della sua nebbia. Alberto Sordi la dirige in Amore mio aiutami (1969), in un episodio di Le coppie (1970) , in Polvere di Stelle (1973) e in lo so che tu sai che io so (1982). Monica Vitti si è anche diretta da sola, nel 1990 in Scandalo segreto, che è stato il suo ultimo film e del quale ha firmato parte della sceneggiatura.
A lei la scrittura è sempre piaciuta: in un’intervista ha detto «Mi sono sentita veramente libera quando ho scritto il mio primo libro, Sette sottane». Oggi parliamo piano per non far rumore e non disturbarla.
Potere e Testimonianze di Legalità
Potere: La supremazia dell’ironia senza qualunquismo.
Legalità: La serietà dei grandi temi, con il rifiuto della volgarità e dell’arroganza.
Video
A cura di...
Valeria Palumbo