Miuccia Prada

La first lady della moda dal tocco anticonformista e indipendente

Figlia di Gino Bianchi e Luisa Prada, frequenta il liceo classico, si laurea in scienze politiche; dopo aver conseguito il dottorato di ricerca nella stessa disciplina, entra nell’azienda di famiglia. Non scevra dagli impegni politici, si iscrive al Partito Comunista Italiano e lotta al fianco delle giovani milanesi in difesa dei diritti delle donne, durante gli anni settanta.

Le sue doti di manager conducono la maison Prada al successo internazionale: le abilità di stilista, l’ingegnosità, la determinazione di Miuccia unite alle capacità imprenditoriali di lui, consolidano i| successo dell’azienda.

Agli inizi degli anni 80, Miuccia concepisce una collezione di borse nere in fine nylon richieste in tutto il mondo, disegna la prima linea di prét-a-porter nel 1988, giocando sul contrasto cromatico bianco-nero e nel 1992 fonda la linea giovane e più economica Miu Miu. Lo stile innovativo della donna nella presentazione di abiti e accessori, si muove nell’ottica della collaborazione con architetti che sperimentano le loro tendenze nel design delle boutiques Prada.

Nulla é lasciato al caso e così Rem Koolhass ed Herzog & de Meuron, collaborano per gli show rooms ” Prada” di New York, Tokyo e Los Angeles. Il coraggio nella sperimentazione le permette di ricevere numerosi premi che attestano la sua originale visione, l’innovazione ed il contributo che offre alla moda a livello internazionale.

Con l’ambizione di mettere la cultura al servizio della vita, investendo sulla città di Milano e poi Venezia, dà vita alla Fondazione Prada con l’allestimento di mostre e rassegne in spazi industriali recuperati nelle zone di Porta Romana e Piazzale Lodi. Fra i premi a lei attribuiti si annoverano: l’lnternational Award dal Council of Fashion Designers of America, il Premio Leonardo Qualità Italia, il Wallpaper Design Award, I’Honorary Doctorate del Royal College of Art di Londra e I’Honorary Award del New Museum of Contemporary Art di New York.

Nel 2012 il Metropolitan Museum di New York le dedica una grande mostra. Curiosità: si interessa di architettura, di filosofia e di arte e secondo la stilista l’arte aiuta a comprendere il mondo, dando spunti per la riflessione. Alla fine delle sue sfilate si affaccia solo un attimo e senza chiedere applausi.

Potere: coraggio di ricercarsi nelle sperimentazioni del trittico cultura arte e mode del costume.

Legalità: Le capacità imprenditoriali per l’immagine onesta dell’Italia lavoratrice nel mondo.

Elena Luviso, Fabiola Del Vecchio, Claudia Cammeo, Nicola De Mattia