Annalisa Balloi

Scoprire il buono dove non c’era         

Nata a Bochum (Germania) nel Settembre del 1977, Annalisa Balloi è laureata in Scienze Biologiche presso l’Università degli Studi di Cagliari con una tesi svolta nel centro di ricerca di Alnarp (Svezia).

Dopo la laurea consegue un Master Universitario di secondo livello che la porta a lavorare per circa un anno e mezzo all’Istituto per lo Studio degli Ecosistemi del CNR di Pisa. Nel 2005 si trasferisce a Milano dove frequenta la scuola di Dottorato presso la Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi (La Statale).

Nel 2010, con alcuni colleghi costituisce Micro4yoU S.r.l., una start up che opera nel settore delle biotecnologie ambientali il cui scopo è quello di “sfruttare “le capacità metaboliche dei “batteri buoni” per creare dei prodotti capaci di migliorare la vita dell’uomo.

Un esempio è Micro4Art, a base di batteri in grado di pulire statue e monumenti alterati dallo smog.

Il merito di Annalisa è stato quello di aver portato all’attenzione pubblica, attraverso l’attività imprenditoriale, il concetto di “gestione della risorsa microbica”, fino ad allora discusso solo in Contesti accademici, quale risorsa naturale in grado di fornire un servizio a diverse attività umane (dal settore agroalimentale a quello energetico, passando per il restauro dei beni culturali e la bonifica dei siti inquinati). Merito premiato da numerosi riconoscimenti a livello nazionale.

Annalisa è docente presso l’Accademia delle Belle Arti di Brera, dove è responsabile del corso di “Elementi di Biologia Applicata al Restauro”.

Dal 2014 è parte del comitato scientifico del Futurecamp Europe: Job projects for young people, un evento interattivo, ideato e organizzato dall’Associazione Donne e Tecnologie, rivolto a giovani, docenti e genitori interessati a scoprire come orientarsi nel mondo lavorativo del prossimo futuro in un’Europa dove la scienza e la tecnologia influenzano sempre più tutti i settori professionali.

Annalisa Balloi è una sarda tenace, dotata di grande spirito di sacrificio e senso del dovere; l’impegno nella tutela ambientale è tra i valori che maggiormente la guidano nel suo percorso professionale e l’essere madre è per lei fonte d’ispirazione e stimolo nell’attività di divulgazione scientifica rivolta ai più giovani.

Potere: la capacità di poter creare in autonomia il proprio futuro.

Testimonianze di legalità: lasciare al prossimo un habitat migliore.

Gianna Martinengo, Fiorenza Taricone, Elena Luviso