Alda Merini

Alda Merini

Dati anagrafici

Cognome: Merini

Nome: Alda Giuseppina Angela

Nata: 21 marzo 1931 a Milano – 1° novembre 2009

Cittadinanza: Italiana

Residenza: Milano, Taranto, “Manicomio”

Nazionalita: Italiana

Stato civile: Coniugata con 4 figlie (vecchio stile della Carta di identita)

Professione: poetessa, scrittrice, musicista

Connotati e contrassegni salienti: personalità fragile e forte nei versi, anima della Poesia

Statura: Media

Capelli: neri

Occhi: verdi magnetici, magici, scrutatori, vivaci, profondi

Pittogrammi

La sua storia

Piccola Ape Furibonda

La poeta Alda Merini nasce da famiglia di modeste condizioni. Il padre Nemo, è un dipendente in un’agenzia assicurativa e sua madre una casalinga.

Dopo le elementari, frequenta i tre anni di avviamento al lavoro, cercando, inutilmente, di essere ammessa al Liceo Manzoni. S’impegna con successo nello studio del pianoforte, diventando una compositrice, sotto la guida di Giacinto Spagnoletti.

Nel 1947, sedicenne, viene internata per la prima volta in un ospedale psichiatrico, incontrando, ciò che lei chiama, i fantasmi della mente.

Le sue prime liriche, Il gobbo e Luce, sono pubblicate nell’ Antologia della poesia italiana contemporanea e, su suggerimento di Eugenio Montale, l’editore Scheiwiller pubblica due poesie inedite dell’autrice in Poetesse del Novecento.

La sua travagliata vita sentimentale la unisce, prima a Giorgio Manganelli e poi ad Ettore Carniti; è madre di quattro figlie, alterna periodi di malattia e cure in cliniche per disturbi psichiatrici, a rientri in famiglia. Mente vulnerabile, l’atto creativo della scrittura e per Alda il “balsamo” del suo dolore.

Il suo primo volume di versi, pubblicato nel 1953, e intitolato La presenza di Orfeo, seguito da Paura di Dio e Nozze romane.

Non disdegna la prosa e pubblica l’opera La pazza della porta accanto. Diventerà cittadina tarantina unendosi in matrimonio, per la terza volta, con il medico/poeta Michele Pierri che la cura e la protegge. Con Taranto nel cuore scrive, anche, “L’altra verità”, “Diario di una diversa”, ancora in prosa, dove la scrittrice descrive l’inferno dei suoi stati d’animo che l’accompagnano durante le degenze nella casa di cura tarantina.

La sua appartenenza al dolore la rende una delle poetesse dalla “voce” più graffiante e profonda del nostro tempo. Le sue poesie diventano canzoni per cicli di serate musicali, con la presenza della stessa artista sul palco; porta in scena riscuotendo grande successo con il Poema della Croce, dove Alda Merini recita nel ruolo di “Maria”. Il 1° novembre 2009 scompare a Milano per neoplasia ossea.

Potere e Testimonianze di Legalità

Potere: Far accettare anche la poesia scomoda.

Legalità: La verità inseguita anche a costo della vita.

Video

A cura di...

Elena Luviso, Fabiola Del Vecchio, Claudia Cammeo.